"Il pitch, presentare le tue idee"
"Il pitch, presentare le proprie idee" è il nome del corso PCTO tenutosi sul sito LTO Mantova per poter accumulare ore di alternanza scuola lavoro.
Il suddetto corso dalla durata di 2 ore, composto da slide, è stato tenuto da Marco Filocamo, Head of Operations di Fashion Tecnology Accellerator e fondatore della community locale Activators a Pavia.
In questo corso viene spiegato il "pitch", una presentazione breve che ha lo scopo di presentare le proprie idee a singoli o a gruppi di persone per richiedere denaro, fondi o solo per convincere che la propria idea è di successo. All'interno della lezione viene anche spiegato come crearne uno, dividendone i punti fondamentali in varie slide.
Ci sono vari tipi di pitch: l'Elevator pitch è cosi chiamato poiché si svolge in ascensore dove il tempo per convincere l'imprenditore si aggira sul minuto; lo short form pitch, che è un tipo di presentazione più corposa che si aggira sui 10 minuti e il long form pitch che dura circa 20 minuti, il tempo ottimale per creare un buon pitch dove si riesce a trattare e spigare, in maniera approfondita, tutto ciò che vogliamo dire.
All'interno del corso viene spiegata la struttura di Kawasaki, una struttura che presenta 11 slide che prendono il nome di: Titolo, il problema, la soluzione, la magia, il Business Model, il Go to market, i competitor, il team, le proiezioni, lo stato e il recap. Durante le spiegazione dei punti della struttura Kawasaki sono stati forniti consigli su cosa fare e sul cosa non fare.
Con questa struttura si definisce anche il flusso del pitch, ovvero specifica che le prime sei slide dovranno essere adibite a noi, in queste slide dovremo presentarci e mostrare ciò che abbiamo fatto evitando di parlare dei vari concorrenti. La settima slide, invece, è adibita proprio alla presentazione dei vari competitor. Le ultime quattro slide sono nuovamente adibite a valorizzare il nostro lavoro.
Successivamente viene mostrata una To-Do List dove vengono indicati alcuni consigli, come: capire chi sono gli interlocutori in modo tale da adottare un linguaggio adeguato in base all'interlocutore; rivedere la coerenza del pitch e utilizzare i materiali adatti, per esempio, è consigliato utilizzare il pdf per evitare ogni genere di problematica. Questi suggerimenti servono per prepararsi prima dell'invio, tramite mail, o dell'esposizione, in presenza, del proprio pitch. Il pitch inviato tramite mail dovrà: essere discorsivo, piacevole da leggere, con riferimenti chiari e soprattutto dopo aver effettuato l'invio si dovrà contattare il ricevente del pitch per capire se lo ha visto, sa ha suscitato il suo interesse o se ha consigli per migliorarlo. Il pitch in presenza, invece, dovrà essere diretto, esposto con energia in modo tale da "caricare" gli "spettatori" e si deve cercare di coinvolgere il proprio team se si hanno dei collaboratori.
All'intero del corso sono state proposte, come esempi, delle realtà che, con il loro pitch, sono riuscite ad arrivare a risuoltati molto importanti, come: AirBNB, Uber, BlaBlacar, Hamptom Creek e TInder.
Il corso è stato molto utile ed interessante perché ha spiegato in maniera molto chiara cos'è un pitch, a cosa serve e soprattutto come si crea tramite il metodo Kawasaki. Inoltre mi ha mostrato i modi in cui pormi a seconda diversi metodi di presentazione, via mail o in presenza. Sono certo che questa lezione mi tornerà utile in futuro, in qualsiasi ambito, scolastico o lavorativo, quando dovrò presentare una mia idea o un mio progetto.
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